Un progetto grafico ispirato al micro mondo di questa isola
Abbiamo elaborato per i vini della cantina Abraxas un’identità visiva in grado di conciliare, le origini vulcaniche dell’isola, l’irripetibile unicità di sapori e odori del territorio ed il moderno spirito avanguardistico della famiglia Scudieri.
Ci siamo occupati della progettazione di 7 etichette per 7 vini, tutti impregnati dell’unicità di Pantelleria.
Un lavoro di costruzione identitaria, che parte dallo studio del naming dei vini fino alle creazione delle illustrazioni, per interpretare un territorio eroico.
Alcune delle etichette sono il frutto di una ricerca ispirata alla flora più segreta e nascosta di Pantelleria, quasi esclusiva, parte della natura schiva e misteriosa dell’isola.
Per ciascun vino, in un gioco di accostamenti - con acquerelli eterei in alcuni casi, e con i toni intensi e profondi dell’inchiostro in altri - è stata creata un’icona che si caratterizza per una figurazione essenziale e minimalista.
Alsine ripropone in etichetta i delicati petali della stellaria media, Reseda si caratterizza per un rosa che richiama quello dei fiori della omonima pianta, ed infine il rosso Oxalis che in etichetta presenta il porpora delle foglie delle ossalidi.
Le suggestioni suscitate dall’isola non si limitano alla Flora. Per la progettazione delle altre etichette, il nostro processo creativo ci ha guidati verso l’elaborazione di immagini dai forti rimandi poetici e geografici.
Abbiamo citato l’epos greco per il Don Achille, che omaggia la famiglia Scudieri. Il blu intenso sull’etichetta di questo passito di Pantelleria richiama le profondità dei fondali marini su cui si erge il profilo dell’isola vulcanica di Pantelleria, in lamina di bronzo.
Per il vino Vipera, con inchiostro acquerellato, abbiamo interpretato le subdole insidie ancestrali delle temibili spire del rettile; e ancora, visioni mediterranee, della vicina costa africana, per il passito di Pantelleria Sentivento, che sopra uno sfondo ocra arabeggiante vede stagliarsi palme sferzate da un vento di scirocco. E infine Sabj, vino dal nome esotico la cui etichetta raffigura una suggestione dell’ossidiana, inchiostrata di un intenso blu notturno.
Tecniche in forte contrasto per esprimere le peculiarità di ciascun vino.
Da un lato l’acquerello, tecnica che privilegia la trasparenza e richiama un senso di purezza, per vini delicati quali Reseda, Alsine e Oxalis; dall’altro l’inchiostro, pervasivo e coprente per le etichette dei vini più strutturati come Sabj, Vipera, Don Achille e Sentivento.
L’identità visiva di questi vini viene completata dal lettering delle etichette che si staglia in maniera netta e contemporanea, un blocco di sillabe sovrapposte, come nel caso di Sabj, Alsine, e Reseda, o attraverso un lettering elegante, per, Vipera Sentivento e Oxalis.
Una rigorosa linearità geometrica contrapposta ad una forte organicità di forme e texture per tentare di racchiudere il multiforme, inafferrabile universo pantesco, forze contrastanti che costituiscono la cifra caratteristica di un’isola che non smette mai di stupire.